lunedì 25 maggio 2015

UNA NUOVA PAGINA NASCE DA UN'INFURIATA

Avrete notato che c'è una nuova pagina: Mi Piace.  
Qui, scriverò le recensioni dei libri o dei blogs che mi piacciono e adesso vi racconto perchè.
Sapete tutti che qualche giorno fa mi sono arrabbiata, e davvero tanto, per la scarsa qualità dei risultati di un concorso.
Il fatto che io non avessi vinto non era in discussione, sono la prima critica di me stessa, ma era in discussione, anzi è crollato, un mito: le grandi case editrici sono inarrivabili se non con un talento eccelso, una buona dialettica di presentazione e la consapevolezza delle regole che vigono in questi uffici fantozziani.
Questo è servito a far credere a tutti che chi lavora lì è:
! - occupatissimo, quanti 'illusi' credono di saper scrivere e mandano robaccia agli editori;

2- colto e intuitivo di cosa è bello e cosa è brutto, quindi se non ti richiamano il tuo è brutto;

3- una persona, o più persone, che noi aspiranti autori dovremmo sognare di compiacere, quindi regole di presentazione perchè loro hanno solo dieci secondi per ognuno e li dobbiamo 'colpire'.

Questa favola ha permesso alle case editrici di:
1-  fare milioni con esordienti che credevano di aver toccato il cielo con un dito, e accettavanoqualunque
     compenso;     

2- far credere al pubblico che chi non pubblica è uno sfigato che non sa scrivere;

3- far credere a noi di non essere all'altezza.
Di niente. Del loro tempo, delle loro energie, del pubblico.
Dei sogni.
Ora dovete sapere una cosa sugli scrittori: siamo esseri fragili, abbiamo bisogno di continue conferme, di amici che ci leggono e ci dicono se va bene.
Nonostante questo, ci arrendiamo a frotte, abbandoniamo il sogno, perchè troviamo sempre chi ci dice che 'non crederai di campare di libri', oppure 'se le case non ti guardano, forse dovresti fare un esame di coscienza'.
Ma il più brutto risultato che questi colossi hanno ordito ai nostri danni è:
"Sognare è lecito, ma forse io non valgo abbastanza".
Vi dirò un segreto: non è vero per nessun artista.
Io ho un quadro di un grande artista, che tenevamo in Banca perchè valeva davvero tanto.
Quando abbiamo avuto bisogno di venderlo, abbiamo scoperto che era stato svalutato e da milioni è sceso a centinaia di euro.
Vanità dei mercati d'arte.
Lo stesso vale per la scrittura: una volta era famosa la Christie, oggi c'è Malvaldi.
Entrambi bravi, ma diversi.
Se noi ci mettiamo l'impegno, la manualità, diventeremo bravi.
Tutti.
Ecco perchè ho deciso di fare quello che posso per recensire, promuovere e aiutare gli autori indipendenti.
Ho perso il sogno di lavorare con una casa editrice, perchè non è un sogno, è niente.
Dopo la mia sfuriata, una casa mi ha scritto offrendomi di pubblicare, e io ho detto che guadagno di più con Amazon.
Non firmo contratti che mi legano a chi non ha più la mia fiducia.
Vero che non andrò in tv, non andrò sul Corriere, dovrò faticare, ma almeno non guadagnerà solo la grande casa, che mi getterebbe via se non vendo.
E aggiungiamo che, forse, potrebbe zittire la sottoscritta facendola pubblicare e cadere rovinosamente, ma questa è paranoia il crederlo :)
Allora avanti l'esercito degli indipendenti, avanti la libertà.
Vero che tra gli indies c'è molta robaccia, vero che ci sono molti lupi che fingono di essere umili, ma ci sono, e io lo scopro ogni giorno, autori davvero di valore, che hanno libri che costano dai 0,99 c a 3,00 euro.
Scopriteli anche voi.

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