lunedì 18 maggio 2015

LE GIOIE DEL SELF-PUBLISHING # 5: SCRIVO DUNQUE...CHI SONO?

Molti scrittori e autori sono altre cose, nella vita, perseguendo il motto "Scrivere non arricchisce"
Gli esordienti ci credono e si avviliscono: ma come, non si diventa ricchi?
Molti sfornano boiate, convinti che saper scrivere sia da solo arte.
Invece lo è come saper far scivolare un pennello su una superficie, o strimpellare una chitarra: solo che se suoni una boiata, te ne rendi conto, o se dipingi una boiata.
Pare che invece, se la scrivi, sembri una boiata solo a chi la legge.
Se rileggi il tuo lavoro, dovresti capire che così non va.
E' questoa  fare di uno scrittore un autore.
Da qui a diventare un autore di successo ci sono altri due passi.
Sì, perchè se lo scrittore è colui che ha fatto, editato e finito un libro con una storia compiuta, l'autore colui che pubblica e vende almeno una copia, l'autore di successo è colui che non solo ha creato davvero un'opera d'arte, ma che conosce il prezzo di scrivere un'opera d'arte.
Quindi la rilegge tantissime volte, finchè non ne è soddisfatto.
E poi considera scrivere un lavoro vero.
dove la parola arricchire non c'entra, come non diventiamo ingegneri o medici per diventare miliardari, ma perchè ci piace la professione.
Io consiglio di crearvi una routine, che assomigli a una routine di lavoro qualsiasi.
Margaret Mazzantini raccontò in un'intervista di avere preso un ufficio dove si reca ogni giorno alle otto, si fa un caffè e si siede a lavorare fino a mezzogiorno, per poi staccare due ore e tornare fino alle sei.
Che scriva otto ore o meno, lei resta in ufficio.
Io mi preparo la colazione, poi accendo il computer e dedico un'ora ai socials: facebook, google+ e Goodreads.
Non amo Twitter e non lo uso, lasciate perdere ciò che nn amate: dovete usare quello che vi fa sentire davvero connessi con la gente.
Se non amate un social, la gente lo percepisce, quindi prendete i socials che vi piace usare e adoperateli come un bar, dove si va a incontrare gente, dove si diventa amici e dove poi sarete conosciuti come quella/o che scrive.
Per l'amor di Dio non spammate nei gruppi!
Qualunque cosa stiate facendo, il vostro pubblico lo saprà dal profilo, voi lì mettete tutto, nei gruppi e sulle bacheche degli altri si interagisce e basta.
Un discorso a parte è Goodreads, un sito di professionisti, lettori e autori, dove la gente va per sapere cosa leggere.
Dopo l'ora sui socials, scrivete.
Scrivete anche se non vi viene, tanto si cancella.
Potete alzarvi, fare le pause che volete, ma se decidete di scrivere tre ore, saprete di non averlo fatto dalle pause; invece, se dite "Boh, adesso scrivo" e vi alzate, poi sbirciate internet, poi vi alzate...sentirete addosso un freddo nonfarniente che vi farà sentire in colpa.
Non c'è niente di male nel fare cento pause, se la creatività non decolla, ma saperlo vi rende responsabili.
Uscite e andate a guardare la gente, catturare un'idea.
Ma non cincischiate, come non lo fareste se aveste un boss.
Bene.
Alla prossima gioia e, credetemi, ce ne sono tantissime.

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