giovedì 2 aprile 2015

PASQUA: E NOI COSA C'ENTRIAMO CON LE LAVANDE PIEDI, BACI AI CROCIFISSI E RESURREZIONI?

Primavera è, di solito, Pasqua, per tutti.
Ci regaliamo le uova di cioccolato, maledicendo i chili che faremo così vicino alla prova prendisole, e ci organizziamo per fare una gita.
I cattolici dovrebbero frequentare la chiesa di più, perchè al contrario di quello che si pensa è più importante del Natale, per loro, la Pasqua.
Cominciano oggi, con la Cena del Signore.
Si ricorda la Lavanda dei piedi.
E noi?
Cosa c'entriamo noi con una cena triste, un martirio e una resurrezione dopo tre giorni?
A noi che, se ci ammazzano, non ci siamo più e basta?
Allora lasciamo stare i simbolismi, i memoriali, le celebrazioni: parliamo di cosa succede a noi.
A cena.
Siamo lì, con i nostri parenti, se ne abbiamo, oppure da soli.
Se ci va di lusso, siamo con qualcuno che amiamo.
Il giovedì, Gesù dice ai discepoli che se ne va.
Nessun compromesso, va via e li lascia sulla Terra.
E loro lo interrogano: ma come, finisce così?
Ecco: noi spesso ci chiediamo se è tutto qui, vivere.
Ci arrabbattiamo, alcuni di noi diventano pure vergognosamente ricchi.
Ma felici?
Hmmm....pochi e per poche ore.
O settimane.
E siamo lì: con i nostri sogni, realizzati e non, a chiederci: e adesso?
Dov'è quel caldo al cuore quando vedevo il mio amore, quando è nato mio figlio, quando ho fatto carriera, quando ho detto 'sono arrivato'?
La serenità, la pace, in una parola: felicità.
Dov'è Gesù?
Te ne vai, ci lasci qui a chiedercelo?
C'è di che perdere la fede.
Invece no: lui dice non dove va, ma perchè.
Perchè vi serve per capire che tutto ha un senso.
Credeteci: quando soffrite, quando vi sembra che niente serva, che è tutto un bluff, ecco...Gesù dice che invece un senso c'è, che lo troverete.
Ci incoraggia a non mollare.
Non lo capirete adesso, ci rassicura, ma questo non vuol dire che non lo troverete, dovete solo credermi.
E poi c'è il venerdì, tutta quella tristezza, quel dolore.
Si bacia il crocifisso: perchè?
Dovreste voi guardare me, che sto un male cane perchè sono malato, o povero, o solo, o tutto quanto.
E anche lì, Gesù dice qualcosa.
Il silenzio.
Che ti credi che non lo conosco, il silenzio di Dio, dice.
E te cosa fai? gli chiediamo.
Mi abbandono a Lui-
In un mondo che dice di lottare, lui si abbandona.
Eppure non è una resa, staccarsi da tutto è l'ultimo atto della vittoria.
Lasciamo quello che ci manca, lasciamo quello per cui la nostra vita sarebbe diventata grande.
Lasciamo le nostre convinzioni, perchè ne avremo di nuove e migliori.
E poi si risorge.
C'è Pasqua.
Ce l'abbiamo fatta.
Il sole torna, magari alla grande: siamo guariti, siamo innamorati, siamo di nuovo ricchi.
Qualcuno di noi non ce l'ha fatta.
Qualcuno ha visto morire chi amava, nonostante le preghiere, la fede, il distacco.
E allora, Gesù, perchè?
Siamo qui per pochi anni, non c'è un perchè al dolore, se non che siamo qui a imparare una lezione, ad aiutare chi arranca, ad essere aiutati.
Ci si spezza il cuore, si reclina il capo, tristi che in questa vita, a noi, di resurrezione non se ne vede.
Eppure, qualcosa c'è ancora in cui credere: la vedi quella lucina?
Guardala bene, perchè c'è.
Nella vita di ognuno c'è sempre una lucina accesa, fosse anche il suo respiro.
Fosse anche un'alba, un saluto lontano.
Fosse anche, di nuovo, una primavera.
Cerca la tua lucina e sorridi.
Perchè sperare non ha mai ucciso nessuno, arrendersi sì.

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