venerdì 24 aprile 2015

LE GIOIE DELLO SCRITTORE INDIPENDENTE: GIOIA #1 O EDITING

Si trova di tutto, su internet, dice una mia amica.
E io ho provato: un giorno ho digitato 'come aggiustare il filo lento della macchina da cucire' e, non mi crederete, ho trovato un sacco di pagine che lo spiegavano.
Quando ho cominciato a scrivere, ho trovato un sacco di pagine che spiegavano come, quando, dove trovare lettori e, soprattutto, farsi da soli un libro.
Ho fatto tanti errori, anche seguendo passo per passo quei manuali, ma so che molti vogliono pubblicare un libro e siccome non esiste il concetto di concorrenza, tra scrittori, voglio contribuire anche io.
L'errore principale che fa un esordiente è avere fretta, il secondo è non accorgersene.
Dunque: gioia #1: correggere il manoscritto..
La prima stesura non va bene.
Mai.
Nemmeno a Hemingway.
Quando scriviamo, non possiamo fermarci a vedere gli errori di battitura, gli errori grammaticali, che non sono solo scrivere 'ha' senz'acca, ma tutte quelle convenzioni che legano le parole e che diamo, nella mente, per scontate quando usiamo la madrelingua.
Non possiamo nemmeno fermarci per vedere se siamo passati dalla prima alla terza persona, se i dialoghi sono lunghi, se si capisce chi dice cosa, perchè non riusciremmo a scrivere una storia plausibile, se lo facessimo.
Quindi la seconda stesura serve ad aggiustare tutto.
Tutto?
No, non tutto.
Impossibile vedere tutto quando si rilegge, quindi bisogna trovare dei lettori beta.
I lettori beta vanno dal fidanzato, la mamma, la zia e tutti quelli che gentilmente ci danno un parere, a gruppi che potete trovare su Goodreads  https://www.goodreads.com/group/show/124008-beta-readers-italia o anche http://www.danaelibri.it/rifugio/letturaincrociata/ .
In Italia è difficile trovarli, mentre chi scrive in inglese ne trova senza problemi.
Il lettore beta legge, critica, a volte aspramente, e suggerisce cambiamenti, anche sostanziali.
Il lettore beta dovrebbe, dico dovrebbe perchè, come ho detto, in Italia ce ne sono pochi, essere esperto e appassionato del genere a cui apparteniamo noi come scrittori.
Quindi vede incongruenze, rallentamenti, scrittura scadente.
Il nostro talento non è in discussione, ma la lucidità dello scrittore lo è sempre: chi scrive indugia dove vuole e dove la sua mente lo lascia indugiare.
Il lettore beta lo vede e lo sottolinea e il nostro talento provvede.
Se abbiamo pulito bene il manoscritto, ma deve essere davvero pulito, quello che il lettore beta si trova davanti è un manoscritto con lo stile vero dell'autore, quello che voleva dire e in che modo.
Il compito è far vedere allo scrittore dove questo messaggio e quello stile non arrivano o sono distorti.
Quando il manoscritto torna a casa, è come un figlio che è andato all'università: è grande e pronto per il mondo del lavoro.
L'editor.
Se potete permettervelo professionale, meglio.
Altrimenti pensate a questo tempo speso a rivedere, correggere, cambiare ancora, come il tempo migliore che avete dato al vostro libro.
Parlo di mesi, non settimane.
Non illudetevi, chi ha avuto successo non l'ha fatto per un paio di giorni.
Nessuno.
Quindi non abbiate fretta, tanto la fretta porterà solo il vostro libro a non essere apprezzato.
Ecco, vi sembra che il vostro manoscritto sia pronto, bello, pulito, fresco e pronto per essere conosciuto.
Già...ma se noi non lo siamo?
Alla prossima gioia...........


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