lunedì 12 gennaio 2015

LA NEGATIVITA' VIENE DA DENTRO

Ho letto un bellissimo libretto, 50 pagine, di uno psichiatra americano, che parla della negatività e cosa la alimenta.
In questi giorni così tristi per l'Europa, si potrebbe pensare che i terroristi sono la causa dei nostri malesseri; c'è anche la crisi, l'immigrazione, la disoccupazione, la malavita, i politici corrotti....
No.
Semplicemente no.
Tutto, ma proprio tutto accade dentro di noi, secondo Mike Bundrant nel libro "Your Achilles Eel" (http://www.amazon.com/Mike-Bundrant/e/B00H8ZSLK6/ref=sr_tc_2_0?qid=1421055377&sr=1-2-ent)
Quando siamo piccoli, non abbiamo la nozione del tempo e quindi della durata: se i nostri genitori, anche i migliori di noi, ci trascurano per un momento, e tutti sappiamo come sanno essere esigenti i piccoli, noi ci sentiamo respinti, non amati.
Insieme a tante, piccole negatività, noi sviluppiamo una resistenza al dolore, trasformandola in piacere al dolore.
Per quello che riguarda figli di genitori attenti, questo si tramuta in negatività accettabile, ma per gli altri diventa il colore nero, la depressione, l'inerzia che pervaderà tutta la nostra vita.
Abbiamo imparato, fin da piccoli, a rendere 'gustoso' il dolore di essere respinti, di essere disperati, di essere sul punto di morire per indifferenza di chi dovrebbe occuparsi di noi.
Così, cerchiamo partners che ci fanno sentire così, situazioni e amici che ci fanno sentire così e, cosa anche peggiore, ci sentiamo a disagio con chi invece ci ama, ci riempie di attenzioni, ci fa sentire felici.
E' un disturbo nevrotico, certo.
Ma adesso cosa faccio?
Bundrant da la soluzione, non facile ma vera, nel libro e invita tutti noi a assediare questa emozione fino a farla 'morire di fame'.
Ogni volta che sentiamo quel sottile piacere in una situazione negativa, diciamo a noi stessi "Ecco, adesso sto alimentando quell'emozione: ero piccolo, avevo bisogno di farlo, ma adesso mi sta rendendo la vita un inferno".
Chiariamo subito cosa è il sottile piacere della negatività.
Consciamente, tutti noi ci lamentiamo di situazioni infelici, di partners disattenti o peggio.
Tutti gridiamo, preghiamo che finiscano, sostituite da situazioni felici, i nostri cosiddetti sogni.
Immaginiamo il nostro sogno diventato realtà: famiglia, casa, denaro, lavoro...tutto quello che può essere "il nostro" sogno.
Adesso vediamo se riusciamo, per più di cinque minuti, a sentire la gioia che ci da realizzarlo.
Gli scaffali, veri o virtuali, sono pieni di libri che parlano della legge di attrazione: pensa, visualizza, credi.
Eccola qui: provate, visualizzate positivo.
Faticoso eh?
Solo  chi sa già che vuole le cose belle nella vita riesce a farlo e, di conseguenza, ha una bella vita.
Carl Jung diceva " Se non porterete l'inconscio allo scoperto, dominerà la vostra vita e lo chiamerete fato".
Aveva scoperto la legge di attrazione.
Non siamo in grado di controllare tutto, fortunatamente c'è Dio per questo; ma siamo in grado di guarire, risolvere i conflitti, cambiare le emozioni.
Il sottile piacere per la negatività è quel sollievo nella resa, di fronte a un lavoro perso, a un amore finito, a un ostacolo inatteso.
Ci lasciamo andare, incolpando la vita, Dio, gli altri, la società.
Ecco perchè i terroristi uccidono chi offende la loro religione.
Ecco perchè creiamo crisi mondiali.
Ecco perchè crediamo che sia colpa dei musulmani, dei clandestini, dei ladri, dei politici.
Beninteso, la causa del dolore di milioni, come una guerra, uno sterminio o una strage, non sono voluti e amati da chi ne è vittima.
Ma chi causa queste oscenità è vittima dello stesso tarlo che ci fa vedere il nostro partner come l'unico che 'se ci amasse' ci renderebbe felici.
Lo stesso tarlo che ci fa lamentare del governo senza fare niente per cambiare la mentalità italiana, fatta di sotterfugi e lavori in nero.
Noi dobbiamo affrontare la realtà e dire a noi stessi: sì, capisco che adesso sto alimentando il mio bisogno di dramma, di vittimismo e non perchè io sia un pavido, ma perchè, in un momento della mia vita, ho creduto fosse l'unico modo per non morire.
Adesso devo solo vedere le cose belle, cambiare discorso quando le cose brutte mi abbattono e lavorare sulle emozioni, che presto diventeranno un domani positivo.
Perchè credete che il mondo indulga in dirette da Parigi, in talk shows sulla strage, in accuse al mondo islamico, quando potrebbe lavorare per rendere il mondo più sicuro, parlare dei poliziotti che rischiano la vita ogni giorno per renderlo più sicuro e cercare di farci capire che ci sono i buoni anche dall'altra parte? ( uno dei poliziotti uccisi davanti al giornale era musulmano)
Siamo negativi, certo, non si può sempre vedere tutto rosa.
Indulgere è quello che ci fa male.
Quindi, guardiamo perchè, lottiamo e vinciamo quel tarlo che ci corrode e ci fa cercare i programmi dove parlano di delitti, di stragi, di cataclismi cosmici.
Smettiamo di dire al nostro cuore che dobbiamo restare lì con quel partner, quegli amici che ci fanno sentire sbagliati.
Non dobbiamo, perchè quelle persone che ci umiliano, ci feriscono, stanno alimentando il loro tarlo.
Affamiamolo. Sorridiamo e diamo positività.
Due cose possono accadere: o diventano positivi o se ne vanno.
E resteranno solo quelli che vi fanno sentire grandi.
E che vogliono la stessa cosa da voi.

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