martedì 3 marzo 2015

TUTTI CONOSCIAMO UN ROMPIPALLE

Per quanto ci isoliamo, selezioniamo le nostre amicizie, li sistemiamo al loro posto, i rompipalle riescono sempre a re intrufolarsi nelle nostre vite.
Hanno una capacità mimetica che sorprende: sembrano persone normali, ma soprattutto diverse da quelle che abbiamo scacciato, eppure scatenano la loro abilità solo quando fanno il danno maggiore.
Alcuni di loro sono deleteri, perchè aggiungono alla loro abilità, innata, ne sono certa, una ostilità verso il mondo che riduce la loro percezione del danno e quindi tendono a far loro aumentare le energie per provocare deflagrazioni ampie e ben assestate.
Il rompipalle è ovunque: a volte in famiglia, più spesso acquisito tramite amicizie o luoghi lavorativi, ma nessuno di noi ne scampa, nemmeno il rompipalle.
Perchè anche se è vero che tra loro diventano amici, non possono fare a meno di rompere le palle e quindi tendono a fare due cose: procurarsi vittime a vicenda o annientarsi con accorgimenti che li sifiniscono e li rimettono in libertà.
Hanno anche una prerogativa, i rompipalle: accettano tutti nel loro gruppo.
Eh, sì...vi sarebbe piaciuto che avessi finito qui, vero?
Invece no: tutti, a volte, siamo i rompipalle di qualcun altro.
Non ci resta, al di là della divertente autoironia che ci concediamo quando proprio ce ne rendiamo conto, non ci resta, dicevo, che avere la carità di fare il meno danno possibile.
Ma quando capita che il rompipalle non siamo noi, visto che chi ci subisce non avrà pietà, possiamo scatenare le nostre qualità oratorie, o manesche se proprio ci vuole, e rimetterli al loro posto.
Come?
Ci sono due modi: quello classico, rispondendo a tono, cacciandoli nel buco fognario da dove sono venuti, ricordando loro che anche se sembra una vita, la loro non è che una fogna da cui escono per rompere le palle.
Oppure, ricordando che tutti rompiamo le palle agli altri perchè, in fondo, un pò di fogna nella vita capita a tutti e noi, esseri umani, abbiamo solo imparato, in secoli di vita, a farla pagare agli altri, possiamo usare il metodo due.
Il metodo due è più difficile, faticoso e non da la soddisfazione di scagliarsi contro un essere umano la cui unica colpa è di essere in un suo, personale momento di merda.
Possiamo cercare di lasciarlo dire, pensare che non è personale, noi o un altro romperebbe le palle lo stesso, e se proprio fa danni, dirgli apertamente in faccia: tesoro, starei qui a fartela rimenare per ore, ma mi hai rotto le palle e adesso se non ti levi potrei usare il metodo tre.
Il metodo tre?
A voi l'immaginazione :)

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